Le donne di Emanuela Canepa

«Una narrazione che semina inquietudine tenendo sempre vigile lo sguardo» così commenta Nadia Terranova Resta con me, sorella, il nuovo romanzo di Emanuela Canepa edito da Einaudi; un libro che ci restituisce la storia di Anita e Noemi nell’Italia del primo ventennio del Novecento. Nessuna narrazione romantica o edulcorata, ma la realtà cruda dell’esistenza non semplice e dura che l’universo femminile era costretto a vivere in quegli anni. L’autrice, in via esclusiva, sarà ospite del club di Jane Austen Sardegna con due appuntamenti inseriti nel calendario delle anteprime del festival “Dicembre Letterario. Ri-Connessioni”. Gli eventi rispettivamente a Cagliari e a Siliqua, sono realizzati in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e la libreria La Giraffa di Michela Calledda.

Gli appuntamenti a Cagliari e Siliqua

Emanuela Canepa presenterà il romanzo Resta con me, sorella, ed. Einaudi giovedì 22 giugno alle ore 18.30 a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna e dialogherà con Ciro Auriemma e venerdì 23 giugno alle ore 21.00 a Siliqua presso Piazza Martiri e dialogherà con Giuditta Sireus. Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti. Consigliata la prenotazione contattando il numero 3403327050 (Whatsapp) o scrivendo all’email segreteria@janeaustensardegna.com

L'autrice

Emanuela Canepa vive a Padova. Il suo esordio L’animale femmina (Einaudi 2018 e 2019), vincitore all’unanimità del Premio Calvino 2017, ha avuto un’ottima accoglienza di critica e di pubblico e ha vinto il Premio Letterario Fondazione Megamark, il Premio Anima della Confindustria e il Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical nella sezione Narrativa Giovani. Sempre per Einaudi ha pubblicato Insegnami la tempesta (2020) e Resta con me, sorella (2023). Per Tetra è uscito Quel che resta delle case (2022).

Il romanzo

Quali sogni ti erano concessi in Italia, negli anni Venti del Novecento, se non eri un uomo? Con la consueta capacità di scrutare nell’animo femminile e nell’ambiguità delle relazioni, Emanuela Canepa racconta due donne che, imprigionate dal potere maschile o dalla propria incapacità di opporvisi, sognano di liberarsi dalle catene della Storia.
Da quando suo padre è morto di febbre spagnola, Anita, orfana di madre dall’età di sette anni, vive con la matrigna e i suoi due figli. Uno lavora con lei nel giornale in cui il padre prestava servizio. Un giorno il fratellastro ruba dalla cassa e Anita decide di prendersi la colpa, perché il suo misero stipendio di donna non basterebbe a mantenere la famiglia, mentre quello del fratellastro sí. Rinchiusa nel carcere della Giudecca, incontra Noemi, una ragazza ombrosa da cui tutte si tengono alla larga – «ha il demonio dentro», dicono – e dalla quale persino le suore mettono Anita in guardia. Ma lei ne subisce il fascino e, malgrado Noemi non riveli mai il motivo per il quale è stata condannata, Anita si confida con lei. Le due stringono un patto: progettano di costruire un futuro insieme, una volta fuori. Sono convinte di poter trovare la propria strada nel mondo anche senza un marito. Ma oltre la soglia della prigione l’esistenza travolge e confonde come il brulichio incessante per le strade di Venezia, obbligando Anita a fare i conti con sé stessa e con il segreto inconfessabile che Noemi nasconde.

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