“Cadeva la notte di San Giovanni. Olì uscì dalla cantoniera biancheggiante sull’orlo dello stradale che da Nuoro conduce a Mamojada, e s’avviò pei campi (…) Fra le dita cerchiate di anellini di metallo, Olì recava strisce di scarlatto e nastri coi quali voleva segnare i fiori di San Giovanni, cioè i cespugli di verbasco, di timo e d’asfodelo da cogliere l’indomani all’alba per farne medicinali ed amuleti”. Olì, la protagonista del romanzo Cenere di Grazia Deledda, ci guida in una Mamoiada misteriosa e suggestiva, intrisa di magia presente e attiva in quelle stesse erbe, usate come unguento salvifico o come ingrediente per la realizzazione di pozioni o talismani. Scopriremo la cittadina, le storie dei suoi personaggi, i luoghi sacri e ancestrali e i rituali più antichi che caratterizzano la comunità barbaricina.
Attività esperienziale: In collaborazione con un’antropologa narreremo l’acqua di San Giovanni e realizzeremo un talismano della tradizione sarda con l’utilizzo delle erbe spontanee del territorio e i tessuti antichi.