Leon Battista Alberti e il mistero da svelare. Il romanzo d’esordio di Davide Cossu

Che cosa porta un uomo d’architettura, d’arte e cultura a indagare su inspiegabili omicidi? È il fascino che avvolge la trama del romanzo d’esordio di Davide Cossu che con stile elegante, intrighi ben studiati, un linguaggio degno della Firenze del Quattrocento – epoca in cui è ambientata la vicenda – luoghi ricchi di storia, si afferma scrittore dall’innegabile talento. Il quinto sigillo (ed. Newton Compton) ci fa compiere un salto nel passato e in compagnia di Leon Battista Alberti ci immerge in un mistero da esplorare, un vero e proprio caso investigativo da risolvere tra codici, parole, immagini che evocano, coinvolgono, emozionano e appassionano.

Elementi che hanno portato l’associazione culturale Il club di Jane Austen Sardegna a individuare il prestigioso Palazzo Aymerich, che custodisce i reperti del Menhir Museum, quale sede perfetta per la presentazione del libro. L’appuntamento si realizza in collaborazione con la società Perda Iddocca e si inserisce nel ricco calendario del programma “Aspettando il Dicembre Letterario VIII edizione. Ri-Connessioni”.

Appuntamento al Menhir Museum di Laconi

Davide Cossu presenterà il romanzo Il quinto sigillo, edito da Newton Compton, venerdì 5 maggio alle ore 18.30 presso il Menhir Museum a Laconi e dialogherà con Giuditta Sireus. L’evento è gratuito e aperto a tutti. Consigliata la prenotazione su eventbrite o contattando il numero 3403327050 (Whatsapp) o scrivendo all’email segreteria@janeaustensardegna.com

L'autore

Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo è il suo primo romanzo.

L'opera

Firenze, 1439. Durante il delicatissimo concilio ecumenico, un inquietante evento rischia di creare ulteriori e pericolose tensioni tra la Chiesa latina e quella greca: un delegato greco, appena ventenne, precipita dalla cupola di Santa Maria del Fiore. Cosimo de’ Medici incarica subito Leon Battista Alberti, noto per il suo ingegno acuto, di indagare segretamente su quell’evento tanto violento. I segni sul collo della vittima costringono presto Leon Battista a informare Cosimo che l’ipotesi di suicidio inizialmente elaborata è da scartare. Non solo, infatti, il giovane è stato strangolato, ma il cadavere aveva in bocca un fiorino d’oro e un foglietto con su scritto “TIMEO”. Alberti e Parentucelli, raffinato e dotto teologo che lo affianca nell’indagine, non impiegano molto tempo a scandagliare la vita della vittima, il giovane Teodoro, i suoi affari, le sue frequentazioni. Ma chi possa avere avuto interesse a ucciderlo resta un mistero. E soprattutto, perché? C’è forse qualcuno che trama perché l’unione tra le due Chiese fallisca?
Quando un altro crimine bagna di sangue le strade di Firenze, i due si rendono conto che dietro a quelle morti c’è uno schema concepito con diabolica precisione da una mente lucida e spietata. Se non troveranno al più presto l’assassino, non solo le morti finiranno per moltiplicarsi, ma il destino della cristianità sarà in grave pericolo.

Informazioni

Giuditta Sireus
Cell. 3403327050
Email: segreteria@janeaustensardegna.com
www.janeaustensardegna.com
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IG: @clubjaneausten

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