La bruttina stagionata

Marilina Labruna vive in una Milano livida e soffocante. Quarantenne non brutta, peggio, bruttina, deve trovare un modo diverso di trionfare. Professoressa mancata, piccola, grassottella, gambe corte e tozze, occhiali da intellettuale, vive sola e scrive tesi di laurea per conto terzi. Senza alcuna ambizione apparente, ha scelto un lavoro che le permette di fuggire il confronto diretto con gli altri. Convinta di non poter mai anelare a conquistare un certo tipo di uomo, si troverà a respingerne ben due.
Da questo romanzo, caso letterario degli anni Novanta, tradotto in più lingue, sono stati tratti un monologo teatrale per la regia di Franca Valeri e un film interpretato da Carla Signoris.
Romanzo vincitore del Premio Bancarella 1993.

Testo tratto dal sito Bompiani

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